Quella di Cuasso al Piano nasce come una curazia, che comprendeva gli attuali paesi di Cuasso al Monte (nella sua interezza), Besano, Porto Ceresio e Brusimpiano. Era basata nella chiesa di San Giacomo (allora era di Santa Cristina o San Cristoforo) e disponeva di un curato, stabilito dal prevosto della pieve di Arcisate. Il curato si spostava nei vari rurali paesi che disponevano di chiese per celebrare (Cuasso al Monte, Cavagnano e Borgnana avevano le chiese del Castelasc, Besano aveva quella di San Maurizio, Porto Ceresio aveva quella di San Pietro), rimanendo però basato in Cuasso al Piano. Il Beato Manfredo Settala è comunemente riconosciuto come il primo curato cuassese, prima che si ritirasse sul Monte San Giorgio in Svizzera.
L'erezione della parrocchia vera e propria risale al 31 ottobre 1574 e venne basata a Cuasso al Piano nella chiesa di San Giacomo. Comprendeva Cuasso, Besano e Porto Ceresio (Cuasso al Monte e Brusimpiano eressero contemporaneamente le proprie).
Il malcontento dei besanesi e dei portoceresini causò lo smembramento della parrocchia, e i due paesi si separarono nel 1608, andando a creare la parrocchia di Besano, basata nella chiesa di San Martino di Tours.
Nella parrocchia erano attive la Società del Santissimo Sacramento, la scuola della dottrina cristiana, l'associazione della Sacra Famiglia, la Pia Unione delle Figlie di Maria, la Pia Unione della Santa Infanzia, il sodalizio della Beata Vergine del Carmine e la Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco.
Nel 1751, alla visita dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero era costituito dal solo parroco.
Attualmente la parrocchia di Cuasso al Piano possiede la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate, l'oratorio di Santa Maria nei campi (comunemente, chiesa di Madonna in Campagna), la chiesa di San Giacomo e la chiesa di San Salvatore.